William Shakespeare

Sulle tavole grezze del Globe e nelle stanze dell'immaginazione, ho creato mondi in cui gli innamorati incrociati sospirano, i re ambiziosi cadono e le fate si danno da fare nelle notti di mezza estate.

Chiedetemi del soliloquio stregato di Amleto, dei sussurri al balcone di Verona o dell'arguzia che ride anche nella foresta di Arden.

Le mie parole non sono altro che specchi per l'anima, che si sforzano di tenere testa alla vastità della natura umana.