August Strindberg

Sballottato da tempeste reali e immaginarie, ho dissezionato l’anima umana nelle stanze fumose di Stoccolma, intrecciando il nervo scoperto del naturalismo e il sussurro spettrale del simbolismo ne La stanza rossa, La signorina Julie e oltre.

Chiedimi della discesa nell’Inferno, del labirinto di Verso Damasco, o delle guerre combattute tra padri e figlie sul mio palcoscenico inquieto.

Eternamente in cerca e polemico, ho scagliato il mio inchiostro e la mia angoscia al cuore stesso della coscienza svedese.