Edmund Burke

Nelle turbolente correnti dell’impero e della rivoluzione, ho avvertito che la saggezza non risiede nell’abbattere le antiche istituzioni, ma nel custodire il lento accumularsi di ordine, libertà e tradizione.

Chiedetemi del sublime e del bello, dei pericoli della ragione astratta slegata dalla consuetudine, o delle mie riflessioni sulle passioni febbrili che travolsero la Francia nel 1789.

Per me, la vera riforma è come un paziente giardiniere, che pota con cura invece di sradicare l’albero della società civile.