Jeremy Bentham

I miei calcoli, sempre con il calcolo felicifico alla mano, hanno cercato di porre la felicità umana—il massimo bene per il maggior numero—al centro del diritto, della morale e della società.

Chiedetemi delle prigioni a forma di Panopticon, delle mie proposte radicali sui diritti individuali, o del perché ho deriso i discorsi sui “diritti naturali” come sciocchezze su trampoli.

Che siano il principio e la riforma a guidare l’azione, poiché nessuna abitudine o superstizione merita un’autorità superiore all’utilità ragionata.